Ferrari Testarossa spider… una stupenda “Rossa Argentata”

Corre il 1986, corre l’inflazione in Italia, corre il sudafricano Zola Budd verso il record del mondo dei 3000 metri, corre Alberto Tomba nella sua prima partecipazione alla Coppa del Mondo ma corre anche la famosa Ferrari Testarossa Spider, un’automobile commissionata da Gianni Agnelli, “l’Avvocato”, in occasione del ventennale della sua presidenza alla FIAT. La capote da lui voluta esalta l’unicità del modello, dal momento che gli altri 7177 esemplari “Testarossa” prodotti dalla casa di Maranello risulteranno tutti in versione “coupé”. Ma non sarà l’unica personalizzazione che ne farà un mito…

Con 12 cilindri da 4,9 litri in grado di sprigionare 390 cavalli e cogliere la velocità di 100 km/h con partenza da fermo in meno di 6 secondi, il potente motore consente alla vettura di raggiungere abbastanza agilmente i 290 km/h. Le Officine Ferrari impiegano, lavorando in esclusiva, ben 4 mesi dall’ordine per completare la produzione dell’auto. Il motivo è dovuto alla capote bianca da inserire sulla base dell’auto disegnata da Pininfarina, collocazione ostacolata sia dall’imponente motore che dall’esigenza di disporre rinforzi strutturali per ottenere una buona rigidità torsionale e flessionale in modo da risolvere la mancanza del tetto. Per la comodità dell’Avvocato, viene installato sul cruscotto un pulsante aggiuntivo per comandare il sistema che solleva e abbassa elettronicamente la capote, oltre a un fermo ad anello che la mantiene nella posizione corretta.

Del resto, Agnelli era molto esigente nelle sue scelte, in ogni campo della vita. Come non ricordarne le cravatte rigorosamente sul blu e altrettanto rigorosamente annodate sempre nella stessa guisa? O i preziosi orologi indossati sul polsino della camicia? E i numerosi flirt con donne bellissime e impossibili per i comuni mortali attribuitegli dalla stampa scandalistica? Tutte scelte che, sempre originali, generavano stupore nel folto pubblico che lo seguiva, tanto nelle sue attività industriali – presidente della FIAT, come già scritto – quanto in quelle sportive – presidente della Juventus Football Club – politiche – sindaco di Villar Perosa – e mondane.  La personalizzazione della vettura si spinge anche alla colorazione della carrozzeria, rinunciando al rosso istituzionale a favore dell’argento “Nurburgring”, una nuance molto ricercata che ben lega con il blu intenso della banda inferiore, il suo colore preferito. E non è un caso che il simbolo chimico dell’argento coincida con le iniziali dell’Avvocato: AG. Corrispondentemente, anche l’alluminio degli scudetti, fregi e loghi sarà sostituito dal prezioso metallo.

Altra novità, unica per il tempo, è la trasmissione che consente una guida dell’auto sia con regolare cambio manuale a tre pedali e cinque marce, sia, premendo un apposito pulsante, con cambio automatico a due pedali, ritraendosi all’interno quello della frizione. Il motivo della soluzione escogitata? Facilitare la guida all’Avvocato, vittima di un vecchio infortunio alla gamba. E a proposito di interni… I sedili, molto comodi grazie anche alla larghezza di quasi due metri della Spider, sono rivestiti della preziosa pelle “Magnolia”, di colore scuro, e precedono nell’abitacolo un piccolo vano per i bagagli, aggiuntivo rispetto a quello riservato sotto il cofano anteriore.

La mitica Ferrari Testarossa Spider, personalizzata anche nella targa “TO 00000G”, verrà presto ceduta da Agnelli a un suo amico collezionista torinese per poi, nel 2016, essere messa all’asta per 1,2 milioni di euro. Il mix di modernità tra le numerose esigenze dell’Avvocato e della storia, ovvero l’omaggio alla gloriosa 250TR (Testa Rossa, appunto) degli anni 50 che vinse tre edizioni della 24 ore di Le Mans con propulsore boxer 12 cilindri e testate verniciate di rosso (da cui il nome glorioso), rimarrà “one-off” anche per volere di Enzo Ferrari, che riterrà troppo impegnativo lo sforzo di replicare in serie tutte le particolarità della Spider. La Casa di Maranello respingerà successivamente anche tutte le numerose richieste di riconoscimento ufficiale di nuove spider di altre officine, tra le quali la stessa Pininfarina.

Gianni Agnelli non è passato alla storia solo per le sue attività, per le sue idee e per le sue conquiste ma, pure, per le sue frasi celebri che, anche a 20 anni dal suo trapasso a diversa vita (non so se sia il caso di dire “a miglior vita”, dal momento che la sua terrena è stata densa di piaceri colti…), costituiscono ormai degli aforismi tradotti e conosciuti in tutto il mondo. A tal proposito, merita una nota la sua richiesta a Leonardo Fioravanti, ingegnere esperto di aerodinamica a capo dello staff della Pininfarina che curava lo stile della Ferrari Testarossa Spider: “Caro Fioravanti, mi faccia una spider e mi aggiunga qualcosa di semplice, come un ombrello!”

Articolo a cura di Roberto Castellucci

 

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