Lalla è un marchio italiano nato in pieno lockdown ma che reca in sé un messaggio di positività e amore per la natura, l’arte e le città che più hanno inciso sulla personalità della sua creatrice. Antonella La Volpe, solare e versatile come la sua Napoli, è un architetto che impugnando una matita ha dato vita a una sinfonia tutta italiana di abiti in maglieria. Da sempre appassionata di maglia, ha appreso questa arte in ambito familiare. La fantasia e l’originalità di questa designer hanno dato vita così a dei capi che esaltano l’abito di lana rendendolo un indumento di alta moda. Ma non è questo l’unico risultato straordinario ottenuto da Antonella La Volpe: il marchio è stato da lei interamente concepito, avvalendosi nella realizzazione degli abiti di un gruppo che le ha permesso di crescere come stilista e di allargare notevolmente le sue competenze. Con questo brand, Antonella ha portato una luce di ottimismo in un periodo così travagliato come quello della pandemia da Covid 19. La sua prima collezione è composta da undici vestiti tematici lavorati e rifiniti rigorosamente a mano, frutto di creatività e spirito artistico. Del resto, l’abito che rappresenta meglio la personalità e il background professionale di Lalla si chiama “Matito” un tributo a se stessa.

Il modello, realizzato in pura lana vergine, ricorda la classica matita o lapis di color giallo, striata di nero con rifinitura in rosso che tutti conoscono, strumento indispensabile per un architetto. A me fa pensare anche a certi dipinti di Mondrian, forse per un vago sentore geometrico.

L’abito Birra è spumeggiante e brioso come la bevanda di cui porta il nome. Originale è l’andamento delle bollicine che bordano il corpo in viscosa. È anche un omaggio alla Germania e all’ Irlanda, due Paesi in apparenza diversi ma in realtà accomunati da uno spirito conviviale. L’excursus sulle nazioni estere prosegue con il vestito denominato Spagna. Qui si evocano atmosfere gioiose a ritmo di flamenco ma anche la vicinanza con la Napoli natìa che è sempre nel cuore di Antonella.

Dalla Spagna il nostro viaggio prosegue in Francia, patria d’elezione di Lalla Maglieria.

Naturalmente, non poteva mancare un abito dedicato alla Big Apple. Quante generazioni hanno vagheggiato l’American Dream e sognato sui suoi grattacieli. L’abito ha una concezione architetturale ed è rifinito e ricamato a mano.

L’interesse per i Paesi esteri si fonde con l’amore per la natura nel modello Tulipano dove questo fiore dalla forma molto elegante e dalle mille sfumature, si fa abito raffinato, emblema dell’Olanda.

L’abito Papavero ci propone un altro fiore che incanta per la vivacità del suo colore ma anche per la semplicità. I papaveri crescono spontanei, sovente ai bordi delle strade, ma hanno ispirato insigni pittori come i Macchiaioli e Claude Monet che dipinse più volte questi fiori, “les coquelicots”, nei suoi quadri.

Non poteva certo mancare la Margherita, il fiore degli innamorati, da sempre apprezzata per la sua purezza e modestia, pegno di sentimento eterno. Un abito molto romantico ma al tempo stesso sensuale.

Il prato accoglie tutti questi bei fiori con un modello ad esso ispirato. Metafora di fertilità, di semplicità e armonia tra elementi primigeni.

Concludo questo mio articolo citando un autore a me caro, Fernando Pessoa: “Come una margherita tra le erbacce: la scorgi e l’intera campagna si abbellisce”. Questa collezione porta bellezza e ottimismo proprio come una umile margherita in un campo selvatico.
Per saperne di più @ Lalla Maglieria Italiana
Photo by Pino Attanasio
Articolo a cura di Laura Astrologo Porché
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