Matuta Gioielli: connubio tra arte e natura

Così a un’ora fissa Matuta soffonde con la rosea luce

dell’aurora le rive dell’etere e spande la luce…

è fama che dalle alte vette dell’Ida si assista

a questi fuochi sparsi quando sorge la luce,

poi al loro riunirsi come in un unico globo

formando il disco del sole e della luna” (Lucrezio “De rerum natura”)

La Mater Matuta per i Latini era una seconda madre che rappresentava la rinascita, la nuova vita che sorgeva con il chiarore dell’Aurora. Così mi appare questa Maison creata da Cristina Serafini Sauli, architetto e designer professionista, che con i suoi gioielli si ispira all’antichità, producendo sovente monili in bronzo fuso, utilizzando il procedimento a cera persa.

Cristina Serafini Sauli
Cristina Serafini Sauli
Ispirazioni antiche che si rifanno alla natura ancestrale ma anche ultramoderne, in un crogiolo di motivi che danno vita a un prodotto totalmente innovativo e stimolante. I suoi gioielli sono unici e raffinati: la varietà dei metalli come il bronzo, l’ottone, l’argento e la scelta delle pietre non sono mai casuali. Il risultato è un’armonia in grado di ricomporre anche le dissonanze. Spesso Cristina si serve di elementi orientali, nelle pietre e nei materiali.
Anelli Dot bugnati in bronzo fuso e tormaline indiane

Dot significa punto: qui comincia il nostro viaggio attraverso i gioielli di Matuta. Da un piccolo punto che rappresenta l’essenza dell’Universo ripercorriamo le tappe essenziali nella storia della Natura e dell’Uomo, che si intrecciano indissolubilmente.

Un punto che è diventato un evergreen nelle collezioni Matuta ed è declinato in materiali e pietre semipreziose assortite, come tormaline, labradoriti, granati e tzavoriti, secondo il particolare tocco e gusto della creatrice. In questa ricerca non poteva mancare il richiamo al serpente, che ha sempre stimolato l’immaginario umano: basti pensare alla sua comparsa nel racconto di Bereshit (Genesi) sulla tentazione operata nei confronti di Adamo ed Eva. Il serpente è un animale dal fascino particolare, che riveste molteplici significati come la vita e la morte, il bene ed il male, integrando gli opposti e divenendo un simbolo di vita nuova e longevità. Non a caso il rinnovo della sua pelle simboleggia la rinascita.

La poetica di Cristina è ispirata dal creato: meduse, pesci, coccinelle, tartarughe, scarabei, ma anche da richiami esotici, come nelle collezioni Mali e Kilim.

Mali rings with Indian tourmalines
Anelli Mali con tormaline indiane
Kilim bracelets
Bracciali Kilim

I kilim sono dei tappeti anatolici realizzati con una tecnica simile al ricamo in cui fili colorati della trama avvolgono le catene dell’ordito. Questa collezione, che comprende orecchini, anelli e bracciali, è realizzata con rondelle di pietre semipreziose che – come l’omonimo tappeto – sono tessute con fili di bronzo.

New Kilim collection for the cuff, kilim racelets, ring and earrings
Nuova collezione Kilim per il cuff, bracciali kilim, anello ed orecchini
New Bamboo Kilim earrings
Nuovi orecchini Kilim bamboo a due rami, anelli a fascia alta Kilim

Kilim circle of life pendants
Kilim circle of life

Le fonti di ispirazione di Matuta, nella loro unicità, provengono dall’osservazione della natura. La collezione Artiglio disponibile in due versioni, in bronzo lucido e graffiato, a quale animale ungulato si ispirerà?

Artiglio collection
Artiglio collection
Questa linea, dalle forme ardite e sinuose, è elegante e destinata a una donna sicura di sé che potrà indossarla senza timore tutti i giorni grazie anche al carisma che emana. Ho posto alcune domande a Cristina:

Com’è nato il nome “Matuta”? 

“Quando ho iniziato questa attività stavo lasciando una ventennale professione di architetto; quindi, mi sembrava di buon auspicio utilizzare il nome della dea romana protettrice dei nuovi inizi.”

Com’è nata la passione per i gioiellI?

“Ho sempre amato i gioielli: ricordo la gioia che mi dava fin da piccola provare quelli di mia nonna e guardarmi allo specchio. Sia mia madre che mia nonna avevano la stessa passione: i gioielli non dovevano essere necessariamente preziosi, spesso erano pezzi unici in oro e argento fatti da artisti fiorentini come Brandimarte, o sudamericani. Nello specifico mi rammento di una collana e di un bracciale in argento fatti a forma di lisca di pesce, elemento che torna spesso nelle mie collezioni.

Qual è la particolarità dei suoi gioielli?

“I miei gioielli sono realizzati in bronzo fuso a cera persa, una tecnica antichissima che permette anche di realizzare gioielli contemporanei, arricchiti da smalti e pietre semipreziose. Si ispirano all’architettura, all’arte e alla natura.”

Per saperne di più @  Matuta Gioielli

 

 

Articolo a cura di Laura Astrologo Porché

Instagram: @journaldesbijoux

 

XOXO
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