Forse lo leggiamo sull’onda emotiva di oggi, ma questo libro non è stato scritto di getto, come spiegazione rapida a quanto sta succedendo ma è la sintesi di anni di studio, viaggi, ricerche e di analisi. Spillover non è un testo che vuole “andare dietro” agli eventi, ma è stato scritto tra il 2009 e il 2012, pubblicato per la prima volta nel 2012 ed è arrivato in Italia 2 anni dopo, edito da Adelphi. Per qualcuno potrebbe essere una rilettura, un testo da affrontare con un nuovo punto di vista (diciamocelo chiaramente, quante volte nella vita capita di vivere una pandemia del genere?) mentre per altri potrebbe essere un primo approccio per razionalizzare quanto accade.
Spillover è un saggio divulgativo, assolutamente chiaro e comprensibile anche per chi non ha basi scientifiche (e si, qui parlo per esperienza diretta), il cui obiettivo è appunto quello di spiegare lo “spillover” o “zoonosi”, termine tecnico, il salto di specie di determinati portatori di malattie da un animale all’uomo. L’autore è David Quammen, giornalista scientifico e reporter – forse avete anche avuto l’occasione di vederlo in alcune interviste televisive negli ultimi mesi, dove riesce sempre a rispondere a qualsiasi questione in modo estremamente scientifico senza mai essere noioso o pesante (sinceramente mi azzarderei a definirlo addirittura simpatico). A partire dall’Australia, passando per l’Africa e l’Asia, Quammen è stato praticamente ovunque, e condivide con noi una sorta di reportage di viaggio unico, in cui ci racconta di alcuni casi noti di virus che hanno lasciato il segno.
E’ stato in Africa, nei territori dove è partita Ebola e l’AIDS, è stato nelle grotte della Malesia dove vivono migliaia di pipistrelli (finito questo libro li direi di considerarli il male assoluto), è stato nei mercati cinesi da cui si è sviluppata l’epidemia di SARS (i famosi wet market di cui tanto sentiamo parlare oggi), ha partecipato a cene a base di topi grigliati (e qui potremmo parlare per ore dei piatti incredibili che alcuni individui decidono di inserire nella propria dieta solo ed esclusivamente per provare le brezza di spendere migliaia di euro per assaggiare bistecche di ippopotamo), ha intervistato virologi, scienziati, esperti, ha visitato laboratori e centri di ricerca… insomma ha ricercato per anni tutte le informazioni che trovate in questo mattoncino. Ogni capitolo di questo libro rappresenta un’analisi a tutto tondo di una determinata zoonosi, (la pandemia di Spagnola, l’AIDS, l’Ebola, l’Aviaria…), e ogni virus citato nel libro ha portato a epidemie che hanno avuto in qualche modo riscontro anche in Italia, magari non tanto per il numero di casi, ma sicuramente hanno avuto grande visibilità mediatica nel passato (credo ci siano solo un paio di virus citati di cui i non addetti ai lavori molto probabilmente non hanno mai sentito parlare.) Quindi, concentriamoci sul problema centrale di questo saggio: se i virus hanno origine in alcuni animali, come possono passare all’uomo? e perché lo fanno con questa frequenza?
Quammen ci dice chiaramente che quanto accade non è frutto del caso, bensì esiste una correlazione tra queste malattie: “non si tratta di meri accidenti ma di conseguenze non volute di nostre azioni. Sono lo specchio di due crisi planetarie convergenti: una ecologica e una sanitaria”. E’ chiaro che anche noi abbiamo una parte di responsabilità: quando deforestiamo, inquiniamo, urbanizziamo andiamo a distruggere degli equilibri naturali che si sono creati migliaia di anni fa, e la natura ha bisogno di ritrovare i suoi spazi e una sua armonia.
Ma ancora, senza parlare di azioni a così ampio impatto, ci sono tantissimi virus praticamente innocui quando attaccano gli animali, ma devastanti su noi umani: conoscete il raffreddore del ratto del bambù? (tranquilli, prima di leggere Spillover anche io avrei candidamente detto che no, non avevo idea di cosa fosse). Ecco, questa banalissima influenza, se trasferita su un essere umano, diventa mortale: mangiare una bistecca di ratto può scatenare una malattia devastante come la SARS. E sono proprio le pagine relative alla SARS del 2003, che presentano tantissimi punti di contatto (ad es. la modalità di diffusione) con quello che stiamo vivendo oggi con la COVID19, a risultare davvero shockanti (anche la diversa gestione dell’epidemia fa riflettere). Tutto questo mette angoscia, perché viviamo queste cose sulla nostra pelle. E ancora, non sono solo queste le pagine che ci possono fare paura.
Quammen parla dell’ipotesi di un “Next Big One”, ovvero di un virus che porterà ad un’ipotetica epidemia, con sintomi simili a quelli dell’influenza, che si sarebbe spostata da un paese all’altro viaggiando in aereo, “come un angelo della morte”. Pagine quasi profetiche oggi, anche se in realtà gli addetti ai lavori sostengono da anni questa tesi (chi non ha visto il TED Talk di Bill Gates in questi mesi?). Ecco, com’è vero che molte pagine possono metterci paura, molte altre invece possono avere proprio l’effetto opposto: Quammen ci spiega come vengono gestite, curate, come molte di queste possono avere conseguenze importanti ma non sempre devastanti. Ed è proprio la spiegazione di come funzionano questi meccanismi naturali che secondo me può anche aprire un piccolo spiraglio di luce in un momento non facilissimo. Ecco, mentre riacquistiamo un po’ di libertà non dobbiamo comunque dimenticarci che non abbiamo definitivamente sconfitto il virus e che serviranno dei nuovi paradigmi di vita per ritrovare una effettiva nuova normalità. E se servisse un reminder, per me questo è IL LIBRO da leggere ora.
a cura di Eleonora Scialo
