Una casa per vivere in Italia… the interior design by Angelo Garini

Siamo nella campagna vicino a Varese, in un luogo strategicamente posto tra un aeroporto internazionale, il paesaggio incantevole che offre scorci sui laghi prealpini e sulla catena del Monte Rosa e Milano. Qui, una coppia felice, innamorata dell’Italia, ha deciso di trasferirsi con i tre figli per vivere una vita che si ponesse a metà strada tra gli impegni delle professioni condotte da entrambi e la tranquillità della natura.

Lui, Americano, venuto in Italia per un’esperienza temporanea nell’amministrazione di una multinazionale ha incontrato lei, Francese, stilista di moda, che all’epoca seguiva un corso di studi nel campo della moda. Insieme hanno deciso di trasferirsi definitivamente a vivere in Italia e per questo hanno voluto una casa che li potesse accogliere con spazi ampi e comodi per loro, per i tre figli, arrivati nel frattempo e per gli ospiti che spesso li raggiungono dai loro paesi di origine.

La casa, che al momento dell’acquisto era un edificio rustico, in stato di abbandono, è stata completamente ristrutturata creando un ampio soggiorno, uno spazio pranzo, una cucina di grandi dimensioni e una zona indipendente per gli ospiti, al piano terra, mentre al primo piano sono state realizzate la suite padronale con bagno e cabina armadio e le camere dei figli con i loro bagni.

Infine, sfruttando lo spazio del sottotetto si è potuto realizzare un grande open space mansardato, comodissimo per i più giovani e per i loro amici, mentre nel piano interrato, ci sono una palestra e tutti i locali di servizio e gli spazi tecnici. La richiesta che ho ricevuto dai committenti, è stata quella di realizzare ambienti luminosi, che mescolassero qualche pezzo di famiglia con elementi contemporanei, creando un’atmosfera raffinata, ma allo stesso tempo intima.

Il desiderio era quello di una casa che fosse uno spazio famigliare, ma che fosse adatta anche ad organizzare momenti più formali e di rappresentanza. Per questo ho disegnato il piano terra della villa, creando una sorta di grande spazio aperto che potesse dividersi in ambienti destinati ad usi diversi, in occasioni particolari.

La cucina, decisamente molto ampia, si può collegare al soggiorno, aprendo completamente una parete mobile realizzata in legno che quando è chiusa simula una boiserie, la stessa che nasconde al suo interno un ampio guardaroba e uno spazio office. Il soggiorno e la sala da pranzo, su due diversi livelli, sono divisi da un elemento contenitore che diventa la parete d’appoggio del grande divano realizzato su disegno.

Al centro della zona conversazione, un tavolo basso, decorato a mano rimanda alla decorazione murale, realizzata sempre a mano, dalla stessa pittrice, che si sviluppa sulle pareti del soggiorno, inclusa quella a doppia altezza che sale verso il primo piano, qui, una balconata e un pavimento in vetro, mettono in comunicazione i due piani della villa.

Il tavolo da pranzo è inglese, d’epoca Regency ed è un regalo di nozze, ricevuto dal padrone di casa, da parte dei suoi nonni. in occasione del matrimonio, così come le sedie lucchesi settecentesche e il comò georgiano. Il piccolo divanetto e la commode ottocentesca all’ingresso, sono invece francesi e vengono dalla famiglia della padrona di casa che è anche una collezionista di opaline di colore bianco.

E’ stato un grande piacere quindi, poter proporre soluzioni particolari per esporre questa collezione, facendo in modo che diventasse parte della decorazione degli ambienti. Un altro tocco che mescola artigianalità e creatività è il lampadario della sala da pranzo: una rielaborazione di un lampadario anni ’50 a cui sono state aggiunte catene e gocce di cristalli, trasformandolo in un pezzo “ironicamente” prezioso. Le tende sono in taffetà di varie tonalità di colore, montate con “anelli vela”, un sistema di gusto francese che permette di realizzare tendaggi importanti e scenografici ma con una nota di modernità.

Al primo piano, la camera padronale è caratterizzata da una nota di azzurro, nelle tende, sempre realizzate in taffetà, mentre il letto, tessile, gioca con le tinte neutre unite e rigate. Sopra il letto è appeso un antico arazzo, di origine umbra, mentre le lampade provengono da Portobello. Una sfida davvero entusiasmante questa, che, come amo fare, mi ha permesso di disegnare pezzi unici e particolari, mescolandoli con arredi e oggetti d’epoca e intervenendo con il mio team di artigiani e decoratori per realizzare spazi personali e personalizzati.

Article edit by Angelo Garini

Architect & Emotion Designer

Photo by Paolo Soave

XOXO
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