Nel dar vita alla collezione Primavera Estate 2023, Gianluca Saitto attinge la sua ispirazione alla simbologia del fenicottero che nell’attraversare i secoli ha suggestionato popoli e culture con il suo affascinante piumaggio: gli egizi gli attribuivano la personificazione di Rah, il dio del sole, gli induisti invece lo identificavano con l’emblema dell’anima che passa dalle tenebre alla luce. L’etimologia della parola del resto parla per lui: derivata dalla combinazione di due vocaboli del greco antico, rosso porpora e ala, dunque uccello dalle piume purpuree, evoca la mitica fenice che rinasce dalle proprie ceneri.
Un animale che si configura come un ideale trait d’union tra una proposta e l’altra del guardaroba, bilanciando couture e prêt-à-porter con la presenza di mise che fanno della versatilità il proprio tratto distintivo, garantita da tessuti confortevoli e accorgimenti pensati per regalare tante diverse portabilità ad un stesso capo. Raffigurazioni particolareggiate del volatile si posano su gonne lunghe o midi, chemisier leggiadri, abiti dalla linea scivolata, giacche e pantaloni plissettati; e ancora, si mescolano ad articolati motivi vegetali declinati in tonalità fluo dai riflessi violacei o rosati.
Cascate di cristalli e glitter fanno eco alla luminosità associata al fenicottero in alcune tradizioni, mentre tonalità energiche quali acquamarina, verde, azzurro, malva e rosa, insieme a tocchi dosati di bianco e nero, vivacizzano la tavolozza di stagione che assume sfumature diverse anche per la varietà dei tessuti su cui è stampata, come il jersey di viscosa del caftano e il tulle per l’abito lungo.
Il mix attentamente studiato di materiali pregevoli, quelli nobili per eccellenza come organza e seta ulteriormente impreziositi dai ricami realizzati ad hoc quale cifra dello stilista, e filati dal sapore tecnico per lo più elasticizzati, stempera quel tanto che basta la sontuosità degli outfit Gianluca Saitto Spring Summer 2023, rendendoli veri e propri passe-partout di stile indossabili in ogni occasione, sempre in equilibrio tra estrema ricercatezza e disinvoltura.
Articolo a cura di Laura Petracco
