A distanza di secoli l’epoca elisabettiana è tornata ai giorni nostri con Elisabetta II, emblema non solo della corona inglese ma di tutto un secolo, iconizzata dalla cultura pop e dallo stesso Andy Warhol, dal web, dalle serie TV e dal cinema.

Fra le due ere, quella vittoriana chiude la triade dei periodi di massimo splendore con la sovrana simbolo dell’imperialismo della Gran Bretagna, la regina Vittoria. Il capitolo Eta di celebreMagazine è un omaggio alla regnante che in pieno processo di decolonizzazione ha traghettato la trasformazione dell’Impero nel Commonwealth, pur mantenendo un rapporto profondo con i popoli delle ex colonie.
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“È il mondo intero una ribalta” scriveva William Shakespeare. A ciascuna regina il suo palcoscenico, mentre su quello del mondo recitano tutti coloro che interpretano la più grande delle pièce, la vita.

Donne raffinate nella mente e nel gusto estetico, gloriose e strategiche, che dettano stile e lo ispirano in vita e a distanza di secoli, come ha fatto Caterina de Medici nell’ultima sfilata della Maison Dior o la stessa Elisabetta II con il suo dress code e i suoi accessori reinterpretati dalle menti creative del sistema moda.

Re e regine, vinti e vincitori, cuori innamorati e infranti, in cerca di vendetta e di perdono. Sembra che tutti i meandri dell’animo umano siano passati per la penna del Bardo in una dimensione capace di annullare tempo e spazio, rivelandone la costante attualità.

Il poeta del cuore, come lo chiamava Oscar Wilde, ebbe una madrina d’eccezione sotto la quale fiorirono le arti e soprattutto il teatro che lei tanto amava e difendeva dalle accuse di immoralità dei puritani: Elisabetta, la prima delle regine che hanno scritto le epoche d’oro della monarchia anglicana.

Un mestiere da uomini si sarebbe detto quello di regnare che lei riuscì a fare contro tutti, sopravvivendo a congiure che l’avrebbero voluta morta e scalzando con diplomazia e intuito giochi di potere che l’avrebbero neutralizzata.

Lei, figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena fatta decapitare dallo stesso consorte per passare a nuove nozze dichiarando illegittime le precedenti, sfidò il comando maschile per dimostrare il suo e trasformò l’Inghilterra, a cui si diceva sposata, da una nazione di second’ordine ad una potenza indiscussa. Una platinum edition che parla di artisti che celebrano la femminilità tributando la forza creatrice della donna e di gioielli in movimento che la valorizzano, racconta di un’idea di bellezza che cambia dall’Egitto alla Grecia, dal Rinascimento ai giorni nostri. Per andare oltre.

Article edit by Claudia Chiari
Editorial Director celebreMagazine World
