Kindof, dal Genio e dalla Creatività di Luca Ghielmi

Kindof azienda che realizza prodotti unici e sostenibili nasce da un’intuizione utilizzare nel processo di produzione il tondino d’acciaio nervato che generalmente si impiega nelle costruzioni in cemento armato. Un’idea brillante e unica, infatti utilizzando una singola bacchetta, piegata a mano, si procede alla creazione di elementi d’arredo e complementi dal design accattivante e versatile che hanno in breve tempo conquistato anche i clienti più esigenti.

Kindof è il risultato audace di due fratelli Luca e Mattia Ghielmi che hanno pensato di rivoluzionare il campo dell’arredamento utilizzando materiali innovativi, versatile ed esclusivi. Dando vita a Kindof che è perfezione nell’imperfezione. Ho avuto il piacere di porgere alcune domande all’ imprenditore Luca Ghielmi titolare di Kindof.

Dottor Ghielmi la sua Kindof prende vita da una sfida creativa, lei e suo fratello Mattia infatti pensate bene di reinventare il tondino d’acciaio nervato, ci dice cos’è e a cosa serve questo strumento e soprattutto qual è la novità apportata dalla sua azienda?

Il tondino nervato è il materiale principe nella costruzione in cemento armato. Disponibile in differenti diametri e con la caratteristica nervatura che migliora l’aderenza del calcestruzzo, viene messo in opera in cantiere legando tra di loro le varie bacchette per realizzare “gabbie” di varie dimensioni (per solai, muri, platee, etc.). Queste vengono annegate nel calcestruzzo liquido che si solidifica ottenendo cosi’ il manufatto in cemento armato. Kindof ha pensato ad un impiego differente del tondino che la mamma, la ditta Ghielmimport Sa, commercializza da quasi 50 anni, valorizzando sia le caratteristiche meccaniche di una singola bacchetta che le caratteristiche estetiche: con una singola bacchetta opportunamente piegata e lasciata ben visibile realizzare elementi e complementi d’arredo.

I prodotti Kindof unici nel loro genere a cosa deve questa peculiarità?

Il principio di lavorare con una singola bacchetta piegata su piu’ piani senza saldarla ad altre consente di esplorare le proprietà di un materiale forte e flessibile, e di esaltare queste caratteristiche. Il design minimale è accompagnato da una piena funzionalità, con caratteristiche talvolta sorprendenti, come abbiamo scoperto per il mondo sedute: mai avremmo pensato ad un tale comfort sedendosi su prodotti realizzati solo in tondino di acciaio. Ma alla peculiarità progettuale, che ci è valsa il brevetto di invenzione industriale in Italia, Svizzera ed Europa, se ne aggiungono altre che scoprirete.

La Kindof realizza dunque prodotti derivati in parte dall’uso del tondino di acciaio nervato e la vostra unicità sta anche nel fatto che puntate alla sostenibilità cioè?

Alla singola bacchetta spesso, per motivi funzionali, viene accoppiato un singolo pannello (un reticolo di tondini nervati di piccolo diametro progettato da Kindof) che esalta la bontà del brevetto perché consente l’ampliamento della gamma di prodotti. Il prodotto è quindi un monolite realizzato interamente in tondino per cemento armato, materiale che i nostri fornitori producono impiegando esclusivamente rottame selezionato come materia prima. Quindi il prodotto Kindof è all’interno del ciclo di economia circolare, e vi rimane perché i trattamenti di finitura sono non tossici, a basso impatto ambientale e tali da consentire lo smaltimento diretto del pezzo kindof senza trattamenti intermedi. Ma siamo sostenibili per tanti motivi, uno su tutti per il fatto che il pezzo kindof è progettato per durare a lungo e per essere impiegato indifferentemente in tanti possibili contesti. La sedia kindof è una sedia senza aggettivo qualificativo che ne limiterebbe l’ambito di impiego: la metti in casa, in soggiorno come in cucina o in camera, oppure in terrazzo o in giardino, o in ufficio oppure in negozio, oppure in albergo…è discreta nella sua leggerezza e sta bene ovunque venga posizionata. Nel tempo, infine, la nostra logica progettuale si é rivolta sempre di piu’ a fornire ulteriore versatilità ad alcuni dei modelli Kindof, che possono svolgere differenti funzioni. Quindi il pezzo Kindof è costruito per essere impiegato a lungo!

Innovazione, tecnologia e sostenibilità sono queste le tre parole chiave che racchiudono il significato della sua azienda, gentilmente spieghi nel dettaglio il valore che hanno questi tre termini?

Innovazione è il punto di partenza del progetto Kindof, ossia dare nuovo valore ad un materiale industriale, nato per altro, esaltandone meccanica ed estetica. Sostenibilità è il secondo ingrediente, ormai davvero fondamentale, che ci ha guidato e ci guiderà nel percorso progettuale. Tecnologia è da intendersi, nel caso di Kindof, in una maniera originale: macchinari moderni per la lavorazione del tondo non permetteranno comunque mai di sostituire integralmente l’uomo, il cui contributo è determinante nella realizzazione di ogni singolo pezzo. Significa anche pero’ la propensione ad arricchire di tecnologia il nostro monolite in tondino, con progetti specifici ed il coinvolgimento di realtà all’avanguardia in ambiti tecnologici specifici.

Lei afferma che il successo della sua intuizione e di suo fratello nel reinventare un prodotto industriale lo deve anche e soprattutto al lavoro di squadra, quanto conta dunque per lei il rapporto professionale e umano con i suoi collaboratori?

E’ determinante, sempre ed in ogni azienda. A maggior ragione quando si deve sviluppare un’idea senza aver alcun riferimento a cui ispirarsi ma inventandosi tutto di sana pianta. Il supporto del responsabile della produzione Ghielmimport nell’assecondare questa intuizione è stato decisivo, il contributo dei collaboratori nella realizzazione di ogni singolo pezzo è altrettanto decisivo per fare apprezzare l’idea Kindof. Il progetto Kindof ha bisogno del contributo e dell’inventiva di tutti i collaboratori ancor piu’ di quanto valga normalmente per le aziende.

Sa che la Kindof è una delle poche aziende nel mondo che si preoccupa di rispettare l’ambiente e ciò che lo circonda, crede che anche le altre ditte concorrenti farebbero bene a seguire il suo esempio se si che consigli si sente di dargli?

Per noi è facile seguire la strada della sostenibilità: non abbiamo retaggi progettuali e produttivi che ostacolino lo sviluppo in questa direzione. Non mi permetto di dare consigli, esprimo solo questa considerazione: la speculazione sul prezzo di qualunque prodotto, inclusi quelli nell’ambito arredamento, è nemica dell’ambiente, perché ad essa è associato il concetto di grossa produzione, che in generale significa grande inquinamento, e spreco, tantissimo spreco. Rifletterei di piu’ su questo aspetto.

La filosofia di Kindof è “perfezione nell’imperfezione” cioè?

Il tondino viene lavorato a freddo, come nell’edilizia, perché siamo organizzati per lavorarlo cosi’ e perché la lavorazione a caldo altererebbe le caratteristiche meccaniche, che noi invece vogliamo integre dato che le esaltiamo. La precisione di questa lavorazione è relativa, anche perché l’acciaio ha una sua forza che a freddo domini parzialmente. Quindi il pezzo dal punto di vista geometrico non è perfetto, pero’ al tempo stesso ogni pezzo è unico. Quindi la perfezione la cerchiamo nella linea, nella unicità, nella sostenibilià, nell’impegno del singolo collaboratore: ogni pezzo deve essere un bel pezzo.

E dunque perché mi consiglierebbe di acquistare un Kindof?

Perché è un prodotto fatto al 90% di aria, non subisce la moda, è personalizzabile per scelta di finiture e non solo, perché è versatile, perché è naturale, perché è fatto a mano, perché nella sua semplicità ha una forte carica innovativa ed è costruito per durare ed accompagnarti nel tempo.

Non solo materia ma anche innovazione e design quanto conta l’estetica?

Moltissimo.  Credo che Kindof abbia una sua eleganza insita nei principi progettuali, con la finitura che la rende ludica o di lusso ma sempre discreta.

 

In ultimo le chiedo quale prospettive per il futuro di Kindof, o meglio c’è qualche progetto importante che bolle in pentola?

La recente acquisizione di uno stabilimento di sagomatura a Somaglia (LO) consentirà sia di accelerare ulteriormente i tempi di prototipazione di nuovi modelli che di far crescere la capacità produttiva in relazione alla richiesta. Stiamo sviluppando un progetto molto ambizioso con Metallvm, specialisti nell’ambito delle finiture, per valorizzare il tondino al punto di renderlo attore anche in prodotti di lusso. E’ in corso un progetto con Hi-hack nell’ambito del distretto dell’innovazione Mind a Milano con l’obbiettivo di intraprendere il percorso di arricchimento tecnologico di alcuni modelli Kindof, in primis per ambienti di coworking IN/OUT.

In generale il progetto Kindof è libero da vincoli, retaggi, zavorre, ed aperto ad affrontare collaborazioni che diano forza all’idea, ovunque. Di collaborazioni ne sono state avviate diverse, in corso ancora quella con il nostro direttore artistico arch. Giulio Ceppi, e cresce il numero di designer che esprimono interesse per l’idea Kindof.

Per saperne di piu’ @ Kindof     

a cura di Stefania Abbruzzo

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